In particolar modo il ponte ferroviario testimonia la volontà dell'uomo di collegare posti che la natura aveva deciso di dividere.
Grazie alla ferrovia, il mondo diventa più piccolo, più facilmente conoscibile.
Carlo Bossoli, Vedute dalla Torino-Genova, 1853. |
Si può dire che la ferrovia Torino-Genova, è l'equivalente italiana della Manchester-Liverpool.
Il dipinto raffigura il maestoso ponte sullo Scriva vicino Prarolo, immortalato nel 1853 anno in cui risale la costruzione della linea Torino-Genova. Una ferrovia, questa, che nell’attraversare l’Appennino superava notevoli difficoltà, dati i tempi. Da Arquata a Genova ponti, gallerie e viadotti si susseguono.
Claude Monet, come molti pittori impressionisti, ha amato profondamente le novità del suo tempo e la ferrovia, indubbiamente, fu la principale novità e la grande avventura tecnica del XIX secolo. Per Monet, si trattava di inserire la frrovia nella visione “pastorale“ della pittura classica.
Claude Monet, Il treno nella campagna, 1870, |
Questo quadro rappresenta una prateria, in primo piano, e una scarpata, caratterizzata da vegetazione rigogliosa, percorsa dalla ferrovia che chiude l’orizzonte e scompare nel fogliame degli alberi. Il treno è dolcemente inghiottito dalle foglie, sembra fondersi con la natura, la cui pace non viene disturbata dalla striscia di fumo che compare nel cielo.
Si può notare che il treno sullo sfonso è costituito da piccoli vagoncini aperti, che trasportano dei passaggeri. Queste vetture dalla scarsa comodità venivano utilizzate su brevi percorsi ed erano poco apprezzate dai passeggeri a causa della polvere, dal fumo e della fuligine, che si riversavano loro addosso durante il viaggio. A partire dal 1880 queste vetture furono sostituite da altre più effecienti e comode, ma sarà quando il mondo industriale e della città moderna inzieranno a distruggere la calma della campagna.
Quindi, fino a metà Ottocento, nei paesaggi della periferia di Parigi erano ancora assenti i grandi segni dello sviluppo industriale e delle sue conseguenze ( tra cui la diffusone del treno per il trasporto merci). Fino ad quel momento, la ferrovia era considerata unicamente un mezzo di trasporto per spostarsi, magari la domenica, quando molte persone lasciavano Parigi per recarsi nei paesi vicini.Impressionisti, quali Monet, Pissarro e Renoir, sono tutti pittori che amano dipingere la campagna e considerano il treno per allontanarsi da Parigi come testimone della trasformazione del paesaggio, di cui la ferrovia era ormai parte integrante.
Renoir, Il ponte ferroviario a Chatou, 1881 |
Nel quadro di Renoir la presenza della ferrovia è appena percettibile; sebbene sia il tema centrale dell'opera, come testimoniato dallo stesso titolo, qui il treno assume un ruolo marginale rispetto ad una natura rigogliosa, che arriva a cancellare l'azione dell'uomo. Come nel precedente quadro di Monet, il rumore e il fumo del nuovo mezzo non disturbano lo stato idilliaco della natura.
Lo stesso si può dire della seguente opera di Pissarro: anche qui natura e treno sono perfettamente in sintonia, anche se la vegetazione ha una parte meno rilevante.
Camille Pissarro, Lordship Lane Station, 1871. |
In conclusione, ripropongo in breve un quadro che mi sta a cuore e di cui ho già parlato nel post Se fosse... un quadro!, ovvero Pioggia, vapore e velocità di William Turner.
William Turner, Pioggia vapore e velocità, 1844. |
E' immediatamente visibile la differenza tra la visione di Turner, che puo essere considerato un esponente del Romanticismo, e quella degli impressionisti francesi sopra proposti. Non c'è nulla di calmo, nulla di sereno; qui la natura scatena tutta la sua forza, quasi a voler dimostrare di essere più potenete dell'uomo che crede di poterla superare grazie alla tecnologia e al progresso, di cui il treno e il ponte ferroviario sono, nell'ambito della Rivoluzione industriale, due grandi simboli.
Un'interessante sito sulle strade ferrate d'Italia di ieri e di oggi si trova alla pagina www.lestradeferrate.it/
Nessun commento:
Posta un commento