martedì 9 aprile 2013

Crystal Palace

Il Palazzo di Cristallo, ideato da Joseph Paxton in occasione della Great Exhibition tenutasi a Londra nel 1851, è diventato il simbolo della posizione dominante dell'Inghilterra vittoriana  come potenza industriale e imperiale. Il palazzo era costituito in vetro e ghisa e fu ricostruito in seguito all'esposizione: un po' come per la Tour Eiffel, costruita per l'Esposizione Universale del 1889, il Crystal Palace doveva essere una struttura provvisoria, ma, a causa del favore popolare, si decise di modificarlo per renderlo permanente. Nel 1936 venne poi definitivamente distrutto da un incendio.








La Great Exhibition fu per l'Inghilterra un evento in cui mostrare a tutti la propria potenza economica e la grande innovazione tecnologica. Vennero esposti 200 mila oggetti provenienti da tutto il mondo, dalla locomotiva vapore agli elefanti dell'India, chiamata "Jewel in the Crown", con riferimento alle grandi ricchezze che questo territorio procurava all'Inghilterra .


La sezione indiana alla Great Exhibition (1852).


Sebbene in Hard Times Dickens non parli della dominazione inglese in India (argomento raro nella letteratura dell'epoca), questo mondo lontano entra comunque nell'opera nelle molte descrizioni delle macchine di Coketown: gli ingranaggi e i pistoni di ferro si trasformano infatti in elefanti malinconici, lamentosi e affaticati.

But no temperature made the melancholy mad elephants more mad or more sane. Their wearisome heads went up and down at the same rate, in hot weather and cold, wet weather and dry, fair weather and foul. The measured motion of their shadows on the walls, was the substitute Coketown had to show for the shadows of rustling woods; while, for the summer hum of insects, it could offer, all the year round, from the dawn of Monday to the night of Saturday, the whirr of shafts and wheels.                                                                               (Parte seconda, capitolo primo)

2 commenti:

  1. Nel progetto" quARte" , Arte quantistica , Scienza del benessere e Tecnologia (AR) si uniscono (entanglement) per condividere strategia di cambiamento del marketing dello sviluppo territoriale e tematico nel quadro innovativo della eco-economia.
    L' intreccio cognitivo e culturale promosso dal progetto "quARte" supera netamente la vecchia suddivisione meccanica tra le due culture scientifica ed artistica , in quanto produce implicitamente ed esplicitamente, una rinnovata dimensione estetica che rende l' artista un inventore di nuove dimensione dello spazio/tempo , correlando intimamente per mezzo della tecnologia della "Realta Aumentata" (AR) ,il reale e il virtuale. L' arte quantistica cosi' diviene un nuovo messaggio di informazione sui percorsi innovazione che dalla espressione estetica si riverberarano come in un nuovo Rinascimento in tempo reale, sulle strategia di informazione dello sviluppo sociale ed economico contemporaneo. Paolo Manzelli 19/APRILE/2013 https://www.facebook.com/groups/431161846963599/

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